C’era una volta. in un inverno freddissimo, un uccellino che volava su un campo innevato.
Avendo le zampette piene di neve cercava un posto su cui appoggiarsi.
Dall’alto sembrava che tutto fosse ricoperto di neve.
Scendendo più in basso, però, si accorse che c’era una pietra che ne era priva.
Allora l’uccellino si avvicinò e chiese al sasso: “Scusami, sono infreddolito e ho le zampette piene di neve, posso poggiarmi su di te per qualche istante?”
Il sasso lo guardò e subito disse “Ma certo!”.
L’uccellino si posò, si asciugò le zampette e dopo qualche minuto riprese il viaggio.
Nel ripartire disse alla pietra: “Grazie, sei stato veramente gentile, eri l’unico su cui potevo poggiarmi. Ti sarò sempre debitore”.
Ma il sasso rispose: “Grazie a te! Ora non mi chiederò più che ci sto a fare”.
Fonti: storia da web
Foto:http://www.magikbirds.com/image.asp?title_id=551&show_thumbnails=True
È una storia davvero toccante e significativa! Mi piace molto il messaggio che trasmette: ogni entità, non importa quanto piccola o insignificante possa sembrare, ha un ruolo importante da svolgere in questo mondo. Il sasso, apparentemente insignificante e inanimato, ha reso un servizio vitale all'uccellino, salvandolo dal freddo intenso. Allo stesso tempo, l'uccellino ha dato un senso di scopo e apprezzamento al sasso. Questo semplice scambio sottolinea l'importanza dell'interconnessione e della reciprocità nella natura, e come ogni singolo elemento, vivente o meno, abbia un suo valore unico. È un bel promemoria di quanto sia importante rispettare e apprezzare tutto ciò che ci circonda.
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